Perché Yoga@Work – la qualità delle pause migliora la qualità del lavoro.

Trascorriamo sul posto di lavoro oltre metà della nostra vita in stato di veglia.
Non sorprende che proprio in questo ambito si sviluppino i principali motivi che ci portano a perdere la serenità.
Lo stress lavoro correlato colpisce oltre 40 milioni di persone nell’Unione Europea.
E la stima annuale delle perdite per gli Stati membri ammonta ad almeno 20 miliardi di Euro, calcolando il tempo perduto e le spese sanitarie. (Fondazione Europea 2007).
Rispetto al 2007 la situazione è verosimilmente peggiorata:
l’87% dei lavoratori ritiene che la crisi economica stia avendo un impatto assolutamente significativo in termini di stress lavoro correlato. (Fonte: indagine UGL – doc PROG_UGL_ENOF)
Possiamo cambiare posto di lavoro, sperando di essere più fortunati.
Oppure possiamo guardare in faccia la realtà: quelle che consideriamo sconfitte, quando sono ripetute su uno stesso terreno, di solito indicano un nostro schema mentale (vasana) di cui non siamo consapevoli. Una catena (di samskara) che abbiamo il potere di spezzare solo esercitando una continua consapevolezza.
Lo Yoga non è una ginnastica dolce per fanciulle, contrariamente a uno dei luoghi più comuni in Occidente. È un training della consapevolezza. È una via per la liberazione.
Liberazione e lotta sono due facce della stessa medaglia.
“Conviene accogliere la lotta, perché il suo arrivo è sempre di buon auspicio. La lotta ci costringe a non essere pigri. Trasforma un animale in una persona ideale. Rinunciare a lottare è come rifiutare la grazia divina” (Kripalu )
Yoga @ Work significa introdurre nella propria routine quotidiana una costante consapevolezza per liberarci da schemi introiettati che non ci appartengono, esattamente come la catena che lega un cane non è una parte di quel cane.
Il nucleo di insegnamenti dello Yoga è costituito da principi e pratiche che ciascuno di noi può comprendere, utilizzare ed esercitare nella vita quotidiana. Ridurlo a una pratica in palestra, una-due volte la settimana non è praticare yoga.
Yoga@Work si propone esattamente questo: portare gli insegnamenti dello Yoga nella vita di tutti i giorni, e nel luogo dove spendiamo gran parte del nostro tempo. Non vi proponiamo di diminuire la vostra efficienza distraendovi dal vostro lavoro. Vi proponiamo esattamente il contrario: usare consapevolmente le pause per migliorare l’efficacia del vostro lavoro.
Uno dei più grandi jazzisti di tutti i tempi, Miles Davis, riteneva che l’essenza della musica fosse nelle pause. E di lui si diceva che fosse grande soprattutto per le note che non suonava, più che per quelle che suonava, per via delle lunghe e imprevedibili pause che faceva spesso nelle sue improvvisazioni.
Analogamente, Patanjali scrive nei suoi Sutra “il pranayama (tecnica di respirazione, nonché uno degli otto “petali” dello Yoga) è nei trattenimenti” (kumbaka).
Con Yoga@Work imparerete anche a usare delle brevi pause di qualità per ricaricarvi attraverso il Pranayama.
Oltre ad asana (posizioni) che potrete praticare in ufficio, vi mostreremo tecniche di respirazione per affrontare con maggiore consapevolezza ed efficacia le sfide lavorative emotive più comuni.
E vi solleciteremo a introdurre stabilmente, nella vostra routine quotidiana, almeno 4 stacchi della durata di tre minuti.
Non viveteli come uno spreco di tempo: la qualità delle pause migliora la qualità del lavoro.
Benefici
-mantenere la propria positività anche nei momenti difficili
-avere la lucidità di affrontare più impegni
-imparare a usare le pause, anche brevi, per ricaricarsi
-tornare a casa con ancora energie per vivere
-sentirsi sempre se stessi, anche quando dobbiamo assumere “maschere adattative”.
“Lo Yoga non può essere una cura per la vita, ma presenta un metodo efficace per affrontarla”. (Swami Satyananda Saraswati)